Recentemente ho ripreso a disegnare, e questa volta non voglio smettere come spesso accade. Nel 2010, vidi in televisione una pubblicità della DeAgostini che annunciava una serie di volumi dedicati ai manga e agli anime. Da grande appassionato di disegno, decisi di acquistarlo. Quel giorno stesso iniziai a disegnare il volto della ragazza con la fascia, protagonista della copertina. Questo è il risultato che ottenni.
Sono sempre stato molto critico con me stesso, mentre con gli altri sono decisamente più indulgente. Questo atteggiamento crea in me due disagi principali: il primo è che raramente sono soddisfatto dei miei lavori, il secondo è un’ossessione che tende a spegnersi nel tempo.
14 Anni Dopo: Una Nuova Fiamma
Siamo nel 2024, ben 14 anni dopo, e con un nuovo sito e una rinnovata passione che brucia dentro di me. Mi sono detto che voglio dare al disegno una seconda occasione, semplicemente per appagare questa mia passione e tradurre i miei pensieri in immagini. Scrivo spesso frammenti di idee che mi passano per la testa, accompagnati da visioni visive. Ho provato a utilizzare l’intelligenza artificiale, in particolare MidJourney, che è famosa per le sue capacità creative. Tuttavia, spesso mancava quel dettaglio o ne esaltava uno marginale, allontanandosi dalla mia visione.
L’obiettivo è diventare una sorta di fabbrica di idee: generare un concetto, tradurlo in parole e infine realizzarlo visivamente. Ora che la passione è tornata, mi sono trovato davanti a due strade.
Il Disegno Tradizionale
Foglio e Penna: Amo il disegno con la penna, in particolare le Bic. Recentemente, però, ho scoperto un nuovo metodo che ho fatto mio: la line art. Una cosa che ho imparato è che non tutte le penne e le marche sono uguali. Avevo ordinato una Winsor & Newton su Amazon, ma dovendo aspettare qualche giorno, ho deciso di andare a comprarne una di persona. Ho acquistato una Uni Pin Fine Line 0.3. Provandola, ho scoperto che la punta era più spessa del previsto. Quando è arrivata la Winsor & Newton, ho notato che il suo 0.3 era molto più sottile, rilasciando anche meno inchiostro. Ma l’amore per la penna non me lo toglie nessuno!
I Fogli: Non amo i fogli lisci; al contrario, adoro la carta ruvida che va dai 170 ai 300 g. Questa scelta si lega al mio interesse per l’acquerello, un’arte che mi sta appassionando sempre di più. Ho scoperto che i colori Winsor & Newton potrebbero essere ideali, ma lo confermerò solo dopo averli testati.
I Pennelli: Ho esplorato varie marche e tipi di pennelli, come quelli in martora Kolinsky, martora rossa, pelo di scoiattolo, di bue e sintetici. Alcune marche promettenti includono Tintoretto, Da Vinci, Winsor & Newton e Princeton. Ho acquistato alcuni Winsor & Newton e non vedo l’ora di testarli.
Il Disegno Digitale
Il titolo dell’articolo, La vita del disegnatore è tutta un layer, richiama il dominio del sito e anticipa un tema che approfondirò in un prossimo articolo.
Per quanto riguarda il digitale, ho un’opinione controcorrente: preferisco le tavolette grafiche senza schermo. Ho provato una Ugee U1600 con schermo da 15,4 pollici, ma l’ho restituita per due motivi. Il primo è il ritardo: non riesco a tollerare un dispositivo che non riesce a tenere il passo della mia mente. Il secondo è che la tavoletta viene riconosciuta come un ulteriore schermo, creando confusione con i due monitor che già uso.
Un anno dopo, un ragazzo che mi seguiva sui social mi ha suggerito una tavoletta economica. L’ho acquistata per 33 euro e posso dire che è stato uno dei miei migliori acquisti. Farò una recensione dettagliata, ma per ora posso dire che è amore puro.
Conclusione
Tornando ai layer, mi sorprende sempre come un disegno cambi radicalmente durante il processo creativo. Una casa con una finestra può trasformarsi in un castello medievale se perdi il focus.